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i Fiammiferi - S05E01 - Go Dante Go Go Go Go Dante Go Go Go
Jersey Vice: puntata “pilota” il 25 novembre Alessio Giorgetta
Di Chrysta Bell ho sentito veramente dire di tutto: voce eterea, forte potente, venduta, cresciuta a pane e sensualità, mediocre, gran topa e sul finale anche un bel “Vieni qua che ti scopo!” con tanto di gesto a bordo fianchi.
Una cosa è certa: questa donna ai più semi-sconosciuta ha riempito, o dovrei dire stipato, completamente il Cavaticcio con una performance che ha intessuto doti canore, attorialità e sensualità da modella.
La band l’ha accompagnata per 15 pezzi in un set idealmente diviso in due parti: la prima parte dedicata a We Dissolve album uscito il giorno precedente e, una seconda parte, dedicata al primo disco This Train e l’EP Somewhere in the nowhere entrambi co-scritti e co-prodotti con David Lynch, il cui nome ha spesseggiato tra le sue belle labbra carnose.
Due cambi d’abito oltre che di rotta musicale, due emisferi sonori, due personaggi. Un viaggio sensoriale accompagnato dai visual, appositamente creati per la serata da Lynch in persona, che hanno creato ed impreziosito l’atmosfera con delle delicate tonalità violarosse che rendevano sognante il suo sinuoso muoversi come una serpe dal corpo mozzafiato e dalla voce cristallina.
Il nuovo album We Dissolve, abbandona le atmosfere lynchiane per dedicarsi a un sanguigno rock-triphop che rimane a mio avviso già sentito, senza però perdersi nella scontatezza: la Bell e la sua band rimangono coerenti al lavoro prodotto e tentano di recidere il cordone ombelicale-Lynch con un passaggio molto brusco rispetto a una diluzione musicale più portata a tenersi vicini i vecchi fans e sembra voler tuonare una consapevolezza e una sicurezza di sé che hanno dimostrato nelle due ore di live.
La luna piena ha sormontato le note emesse dal Theremin e accompagnato la totale interezza dello spettacolo dando un contributo tremendamente meditativo tanto che persino Chrysta l’ha voluto rimarcare prima del brano Down by Babylon.
Sarà stata davvero la luna a portare un magico tappeto a noi ascoltatori che inebriati l’abbiamo seguita pendendo dalla sua performance oppure c’era davvero del genio in quello che avevamo davanti?
Di sicuro una performance così, non la si dimentica facilmente.
Alexander “Amorino” Lov
Written by: Redazione
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