Partire, io e te cara amica, finalmente un concerto insieme, un viaggio per parlare delle nostre passioni e di vita e poi arrivare in una città che ha ancora un’anima, Bologna, piena di gente e rendersi conto che ancora forse tutto non è perduto…
E finalmente il Blues, quello che piace a noi, quello vero.
I
the Cyborgs montano sul palco e incominciano a fare la loro musica, noi li conosciamo già, atmosfere cupe e suoni lontani, un blues rivisitato, artisti unici, strappono applausi dell’attento pubblico… La loro bravura non ha bisogno delle mie parole… Hanno aperto il concerto di Mayall, non vi basta?
Eccolo, arriva sul palco…81 anni e non sentirli…
Si presenta alla platea, presenta subito la band, bellissimo gesto, per dire a tutti… Noi siamo questi…
Rocky Athas alla chitarra, Greg Rzab al basso e Jay Davenport alla batteria, logicamente il “vecchio” John, voce, armonica, chitarra e il suo piano….
Arriva la musica…E arriva un altro viaggio… Dalle rive del Mississipi fino a Chicago, un viaggio passando da Sonny Boy Williamson e T-Bone Walker ma fermandosi anche sul proprio e vastissimo repertorio…
John interagisce col pubblico, fa suonare la band, uno per uno dimostrano tutti il loro valore, assoli di chitarra e di basso sorprendenti e quella batteria suonata divinamente.
Quell’uomo davanti a noi è la Storia ma è di un’umiltà e una semplicità disarmante, ha l’energia di un ragazzino e la trasmette a tutti.
Le sensazioni non si possono trascrivere ma vedersi arrivare la band, a fine concerto, all’entrata del Teatro a firmare autografi, vendere gli album e stringere la mano è senza dubbio qualcosa che ti rimane nel cuore, la massima espressione di Condivisione.
Il nostro viaggio riprende la strada del ritorno, pensiamo a tutto e sappiamo di aver vissuto qualcosa di straordinario…
Dobbiamo uscire dall’autostrada per una deviazione, il viaggio si allunga e sinceramente avrei voluto che non finisse mai…Grazie amica mia
Jack.