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Torna Disconnect <code>, la rassegna frutto della collaborazione fra Musicus Concentus e Disconnect. Anteprima di una stagione concertistica davvero importante: nel 2022 infatti Musicus Concentus – l’associazione fondata nel 1972 con l’intento di costituire un centro stabile di attività musicale a Firenze e in Toscana – compie 50 anni.
In questa annata speciale, dopo 2 anni di false ripartenze e chiusure improvvise che hanno falcidiato il settore della musica dal vivo, si inserisce perfettamente la nuova edizione di Disconnect <code> che, sul fronte della sperimentazione sonora e dei nuovi linguaggi visivi non tradisce le attese e porta con sé, nel suo appuntamento inaugurale previsto in Sala Vanni venerdì 18 febbraio, il concerto in data unica di Nkisi (inizio ore 21:15 – ingresso 13 € + d.p).
Nata in Congo ma cresciuta in Belgio, nelle sue produzioni è influenzata sia dalla poliritmia africana che dalla techno hardcore, ma anche dai film italiani degli anni ’70 di genere horror. Musicista e visual artist è una delle co-fondatrici insieme ai colleghi Chino Amobi e Angel-Ho di NON Worldwide, un collettivo di artisti sperimentali della diaspora africana. Le sue prime release appaiono nel 2014 e nel 2015 sull’etichetta di Amburgo Doomcore, nel 2018 esce con l’EP The Dark Orchestra, pubblicato da un’etichetta sussidiaria della prestigiosa Warp, ossia la Arcola, label orientata alla dance astratta. L’anno successivo dà alla luce il suo primo album intitolato 7 Directions pubblicato da UIQ.Il disco è ispirato alla cosmologia africana dei Bantu-Kongo, in particolare agli scritti dello studioso Kimbwandende Kia Bunseki Fu-Kiau. Nel 2020 invece si fa notare grazie a INT001, un EP di tre tracce uscito con la sua nuova label INITIATION: qui fonde fra loro ritmi contemporanei con il linguaggio percussivo della tradizione congolese, trasformando il dancefloor in uno spazio trascendentale. Nkisi gravita nell’orbita della musica elettronica più aggressiva, ma mantiene una componente fortemente emozionale: compone musica per performance teatrali e installazioni sonore ospitate in numerose gallerie londinesi ed europee. È inoltre curatrice del Festival Opaque Poetics, che si tiene al Wysing Arts Centre a Cambridge, Dj resident in un club chiamato Endless e conduttrice di un programma radiofonico. In apertura il live di Tadleeh: la musicista e curatrice Hazina Francia, nata in India e cresciuta in Italia, nelle sue articolate produzioni musicali propone un sound che si sposa perfettamente alla sua personale ricerca identitaria ed estetica.
Nel mese di marzo, e più precisamente venerdì 18, la Sala Vanni ospita in data unica Soft as Snow (inizio ore 21:15 – ingresso 13 € + d.p): il frutto della collaborazione tra Oda Egjar Starheim e Øystein Monsen, entrambi musicisti e produttori. I loro lavori si trovano in una dimensione ibrida, dove pop e club culture sono destrutturati e danno vita a una “musica elettronica spinta sull’orlo del collasso” (The Wire). Il sound singolare del duo norvegese può essere in parte attribuito al background di Oda nel mondo delle performing arts, ma anche a quello di Øystein come batterista e video artist della scena noise/rock. Sin dal 2014 hanno realizzato svariati EP e singoli, usciti per la label inglese Houndstooth, mentre è del 2018 il loro album di debutto Deep Wave. Il secondo album del duo è Bit Rot, uscito a gennaio 2022 su Infinite Machine, mixato da Ville Haimala degli Amnesia Scanner e senz’altro il loro lavoro più potente. In Bit Rot viene esplorata l’idea che sta intorno alla digitalizzazione umana e alla fusione di sintetico e organico, catturando perfettamente la frizione dell’esistenza contemporanea in cui la superficie liscia e omogenea che caratterizza il mondo digitale confligge con il caos della realtà fisica. Per ampliare e approfondire ulteriormente la performance, il duo ha creato dei video musicali e uno show live A/V con l’artista e modellatore 3D Guynoid. Inoltre, per i live è stato creato un completo in lattex su misura per i due artisti, capo ideato con AGF Hydra, fashion designer e artista italiana che ha collaborato con nomi del calibro di Arca, Sophie e Björk. Queste collaborazioni multimediali sottolineano gli sforzi del duo di creare qualcosa di realmente profondo e ambizioso: Bit Rot cresce in un progetto più vasto che esplora idee come transumanesimo, fusione di fisico e digitale, fluidità corporea e di genere.
Croatian Amor è il progetto grazie al quale Loke Rahbek riesce a realizzare un inusuale e sorprendente racconto sonoro del mondo contemporaneo. Di base a Copenaghen, dirige la label Posh Isolation – incubatrice per talenti provenienti dalla scena musicale scandinava e non solo – ma è grazie al progetto Croatian Amor che Rahbek si mette totalmente a nudo, portando avanti svariati progetti che sono divenuti il focus del suo incessante lavoro. La sua musica mischia sapientemente texture post industrial con una sensibilità pop, e sono spesso caratterizzati da un forte senso della narrativa. Spesso utilizza come punto di partenza un mix di eventi e luoghi reali per poi sconfinare in un illimitato mondo onirico, che dà vita a temi melanconici dove finzione e realtà si confondono perfettamente. I suoi lavori traggono ispirazione dai dialoghi che intrecciano le nostre vite, mentre le emozioni sono trattate attraverso il flusso di una comunicazione virtuale e una lussuria caleidoscopica, capaci di rivelare un nuovo orizzonte romantico. Utilizzando nuove tecnologie, Croatian Amor racconta il ciclo di tragedia e agio che anima il quotidiano, sempre alla ricerca di nuove sensazioni, come quelle proporrà al pubblico della Sala Vanni venerdì 22 aprile in data unica (inizio ore 21:15 – ingresso 13 € + d.p).
Disconnect <code> chiuderà il suo programma all’Anfiteatro delle Cascine Ernesto De Pascale, nell’ambito dello spazio estivo Ultravox Firenze. Qui il 10 luglio si terrà l’imperdibile live di Yves Tumor, tra black music, glamour e sperimentazione (inizio ore 21:00). Con uno stile che attraversa rock, psichedelia ed elettronica, reinventando costantemente la pop music, Yves Tumor mescola moderazione e caos restituendo l’insieme con espressiva chiarezza. Diluisce la realtà dando significato all’astratto, permettendo così che sia visto e sentito come un’armonia. Nel 2018 pubblica sulla prestigiosa etichetta Warp l’album Safe In The Hands Of Love. Il suo ultimo EP, The Asymptotical World, è co-prodotto dall’ingegnere e collaboratore di lunga data Yves Rothman ed include il meraviglioso singolo “Jackie” scritto e prodotto a quattro mani da Yves Tumor e Chris Greatti (Yungblud, Poppy). Il singolo “Jackie” è stato inoltre riconosciuto come brano #1 da Crack Magazine ed è stato incluso da Pitchfork tra le migliori 25 canzoni dell’anno. Il brano “Crushed Velvet” è invece stato inserito tra le migliori tracce indie del 2021 da Spotify, ed è canzone dell’anno per la rivista Vogue.
Per celebrare i “50 Anni in Movimento” di Musicus Concentus sono disponibili 50 abbonamenti “limited release” a 50€, che garantiscono l’accesso a tutti gli eventi Disconnect <code> e che possono essere acquistati al seguente link https://bit.ly/Disconnect_code2022.
Sono inoltre già in prevendita i biglietti per il solo concerto di Nkisi e Tadleeh, previsto per il 18 febbraio. Maggiori informazioni su www.musicusconcentus.com.
Written by: Francesco Marinelli
Croatian Amor Disconnect festival Musicus Concentus Yves Tumor
today17 Ottobre 2024 14 11
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