BLONDE REDHEAD live @ Mengo Music Fest

Parlare delle emozioni che un live dei Blonde Redhead  può dare non è cosa semplice: le melodie ed i suoni psico-dream pop e le voci acide, suadenti ed accorate di Amedeo Pace e Kazu Makino creano un’atmosfera  che difficilmente si può spiegare a parole.
La sensazione, ogni volta, è quella di essere abbracciati dolcemente da un assassino
Stiamo parlando di una creatura mitica a tre teste: le due gemelle dei fratelli Pace, italo-canadesi che a New York trovano terreno fertile per la loro musica e la terza testa, quella della post-Geisha di Kyoto, Kazu, a dare un tocco di eleganza e raffinatezza al tutto.
Nel loro 20esimo anno di attività con ben 9 dischi alle spalle i tre approdano al bellissimo Mengo Music Fest, splendida realtà toscana che in poco tempo è riuscita ad affermarsi come avamposto musicale di alto spessore (basti pensare che la sera stessa abbiamo ascoltato nomi del calibro di Joycut, Melampus ed M+A) rigorosamente ad ingresso gratuito, caratteristiche che ne fanno uno dei migliori festival musicali in toscana (ed oltre). Il tour è quello di Barragan, un disco solido e compatto che, pur non essendo all’altezza di capolavori quali 23 o Misery is a Butterfly, si pone sicuramente al di sopra della media.
Il live è impeccabile e si alterna tra grandi pezzi del passato (esaltazione totale su Dr. Strangeluv) e brani dell’ultimo disco a catturare l’attenzione di un “non-educato” pubblico Aretino che ha accolto con grandi applausi ogni brano della scaletta.
Non ci si annoia infatti a questo live: si passa dai quasi 10 minuti di riff psichedelici con la Diavoletto di Mind to be Had alla  dark-club del Mellotron Mini di una Dripping tutta da ballare. Brividi su Elephant Woman e poco altro da aggiungere ad un live da ascoltare ad occhi chiusi.
Unica pecca: ci aspettavamo una chiusura con 23 che invece non c’è stata. Un innocuo ed invisibile neo sulla pelle liscia e profumata di un live di altissimo livello.

11 Luglio 2015
f.